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Campania

I Bisogni Educativi Speciali e le innovazioni della Lega Montagna

I Bisogni Educativi Speciali e le innovazioni della Lega Montagna

Chi vive il mondo della scuola non può non essersi imbattuto nel termine “BES”.

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

I Docenti quotidianamente attraverso il loro operare affrontano le problematiche legate ai “BES” senza avere gli strumenti adeguati per fronteggiare le situazioni che si presentano.

La Lega Montagna Nazionale ha presentato al MIUR la proposta formativa L.A.I. “Metodologia Inclusiva per i BES (Bisogni Educativi Speciali) attraverso il Laboratorio Ambientale Interattivo”.

Proposta formativa per Docenti di ogni ordine e grado che il MIUR per l’anno scolastico 2013/2014  ha approvato e che sarà condotta in due città pilota: Napoli con inizio del corso a Gennaio 2014 e Firenze a Marzo 2014.

I Docenti acquisiranno strategie e  nuove competenze didattiche diversificate, che avranno in comune l’organizzazione di spazi interni e/o esterni alla scuola appositamente allestiti a laboratori, dove a loro volta gli alunni apprenderanno facendo e impegnandosi in compiti di realtà, svolgendo attività motorie – abilità operative, abilità cognitive e comportamenti sociale e, al tempo stesso, luogo del sapere, in quanto daranno accesso ad un sapere critico, alla consapevolezza del sé costruita con la meta-cognizione.

Possiamo affermare che la Lega Montagna ha ampie visuali i cui orizzonti spaziano dalle tematiche ambientali a quelle del benessere della persona, fornendo gli strumenti utili ad affrontare tematiche delicate come i BES, integrazione, cultura, inclusione.

Visuali che hanno la possibilità di aprirsi ed esplorare grazie ai Dirigenti presenti nella Lega Montagna, che mettono a disposizione del proprio prossimo le loro competenze.

Competenze che nascono dal frutto del proprio lavoro svolto da anni sui propri territori e quello nazionale come le competenze trasmesse dal Prof. Stefano Dati (Coordinatore Settore Scuola), che ha redatto la proposta formativa che include la metodologia del L.A.I (Laboratorio Ambientale Interattivo). Metodologia nata da un costante lavoro del Prof. Stefano Dati con i ragazzi a rischio di dispersione scolastica e devianza criminale, diversamente abili, bordeline. Una metodologia che ha riscontrato nel corso del tempo la sua validità, una ricerca che oggi ha anche il suo copyright.

Possiamo definire la Lega Montagna una Lega innovativa perché pronta a confrontarsi e, a mettere in campo nuove metodologie inclusive.

Carla Casapulla

Commissione Cultura Lega Montagna Nazionale

Presidente UISP Lega Montagna Napoli

 

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